Polisportiva San Donnino

 

Chi Siamo

Con un po’ di storia...la nostra!
S. Donnino negli anni 50/60

Nel primo dopo guerra i nostri genitori con grande entusiasmo e tanto volontariato hanno realizzato la “Casa del Popolo” che ospitò inizialmente un negozio di generi alimentari, la Coop. ed un Bar con biliardi.
Al primo piano si trovavano due uffici con una sala polivalente, unico punto di ritrovo del paese. Qui si organizzavano feste, serate danzanti, si proiettavano films ed, in pianta stabile, c’era la televisione (logicamente in bianco e nero). Nelle serate di “Lascia o raddoppia” vi si radunava quasi tutto il paese.
Gli unici eventi del borgo erano del resto la tradizionale FESTA DELL’UNITA’, il cui evento sportivo “clou” era la classica partita di pallone fra scapoli ed ammogliati, in un campetto non
attrezzato vicino alla torre dell’acquedotto, e l’attesa sagra di S.Luigi, con banda e processione. C’erano tutti, in special modo quando era parroco Don Carlo Fabbri detto “la Bachina” perché era solito esclamare, appunto.. “per la bachina!”
La piccola frazione di S. Donnino a quei tempi subiva molto la superiorità dei paesi vicini come S.Vito, S. Damaso, Paganine che potevano vantare più di una squadra di calcio e dove gli eventi e le feste godevano di immagine e spessore ben più grandi di quelle che venivano organizzate nella nostra piccola S. Donnino; noi ragazzi sentivamo questa inferiorità.

 

ANNO 1972
Nasce la Polisportiva San Donnino!
Nasce il settore Ciclismo!

Anno 1972, crisi energetica! Anche il paese, come il resto d’Italia, cadde in un buio profondo. Dopo i famosi anni 60 si prospettavano tempi molto difficili. Le domeniche sembravano eterne senza auto né motorini… era l’epoca delle famigerate “domeniche a piedi”.
Ma proprio dai momenti di crisi possono nascere le idee più belle !!!
E così fu proprio anche per la nostra addormentata S. Donnino, dove da un gruppo di ragazzi neanche ventenni, stanchi di gironzolare nelle domeniche in bicicletta qua e la senza meta, aiutati da un paio di persone più adulte, appassionati di bici da corsa, come Ennio Marinelli, Guglielmo Bertoni e Franco Ascari, diedero un senso a questa loro passione e realizzarono un’idea che già frullava nelle loro teste da qualche anno, fu costituita una regolare società sportiva: la “Polisportiva S. Donnino”.
Erano i tempi in cui i cicloturisti riempivano le domeniche mattina con i famosi “raduni di massa”, organizzati a rotazione a livello provinciale e nazionale dalle società ciclistiche. Ci si trovava in oltre 1.000 cicloturisti in provincia, molti di più nei raduni nazionali.
Inutile dire che il nostro passaggio creava notevole difficoltà alla normale circolazione stradale bloccata per una decina di minuti, per noi però era bellissimo trovarsi in mezzo a questi grupponi, ad andatura turistica, parlando e scherzando per 60/70 km.
Iniziarono anche le prime Gare sociali, in cui normalmente prevaleva Claudio Marinelli, figlio di Ennio, seguito dai fratelli Bovolenta, Aldo e Arnaldo.
Il centro tecnico e tattico dei ciclisti era naturalmente il negozio (già meccanico da biciclette) di Dino Carretti, con annesso distributore Shell, fondatore del gruppetto iniziale ma non ciclista praticante. Nel suo negozio per anni non si parlava altro che di raduni provinciali, nazionali e gare sociali.
Il gruppetto iniziale composto da una quindicina di giovani capitanati da Franco Ascari, che metteva a disposizione il suo furgone per il trasporto delle bici quando ci si doveva allontanare da S. Donnino per partecipare ai cicloraduni provinciali.
Il primo Presidente della Polisportiva fu Guglielmo Bertoni, mentre Lorenzo Zampini fu il primo responsabile del Settore, colui che manteneva i contatti con l’associazione UISP e organizzava il gruppo. Sua è stata la costruzione, (di notte nell’officina dei fratelli Barani) del primo “PORTABICI DA FIAT 500” con tanto di scritte laterali, come si confaceva alle migliori ammiraglie del ciclismo da “grandi”.
Gli atleti erano, oltre ai citati fratelli Bovolenta, Lorenzo Zampini, I componenti erano, oltre ai citati fratelli Bovolenta, Ennio e Claudio Marinelli, Mauro Bettarel, Maurizio Barozzi, Marco Cocchi, Mauro Montanari, Claudio Corni, Carlo Bertoni, Gianni Melega, Maurizio Torricelli e Gianni Nannini. L’anno successivo entrammo io (Ivo Gasparini) e Bruno Molinari.
I gruppetto cresceva pian piano, ma la svolta la si ebbe quando entrò uno sponsor che offrì la maglietta a tutti i tesserati: fu infatti il negozio di alta moda uomo “Man” di Sergio Bizzarri e Ivana Serri che offrì oltre cento magliette, decretando una crescita verticale del gruppo: in un paio di anni riuscimmo a tesserare oltre 110 appassionati ciclisti.
Negli anni 1978-79-80 i cicloraduni provinciali erano tutti nostri, ovunque andavamo vincevamo, (come società più numerosa), fu così che vincemmo vari titoli provinciali nazionali.
Ricordo la prima vittoria nel Campionato Nazionale della montagna a Trento nel 1979… la Direzione UISP di Bologna si sentì in dovere di inviarci una lettera di riconoscimento per tale importante affermazione.
La stampa locale incominciò ad accorgersi di noi ed a divulgare le nostre prodezze cicloturistiche, con nostra grande soddisfazione ed entusiasmo nel vedere tanta pubblicità al nostro piccolo paese da sempre poco più di un paese dormitorio.

Era gratificante vedere l’entusiasmo dei ragazzi nel partecipare ai raduni nazionali, occasione per gite e divertimento, ma anche per farsi “sentire” ed in qualche modo contare!
Furono questi i primi passi della nostra Polisportiva. Ricordiamo con piacere i cicloraduni nazionali di Terni, Roma, Castrocaro, Brescia,Trento, Ferrara, Massa Carrara…
1973 - Il cicloraduno di Terni per me ha una valenza particolare, in quanto fu la mia prima esperienza organizzativa in Polisportiva, dopo la partenza per il servizio militare di Lorenzo. “sostituiscimi per questo periodo, poi torno io”... ma dopo quasi 40 anni sono ancora qua... ad aspettarlo !!!
A Terni vincemmo e battemmo la nostra concorrente acerrima, la GAMA di Modena, fu un successone!!
Una vittoria del paese, mi ricordo che alle tre o alle quattro del mattino, mi sembra fosse nel mese di Giugno, partirono per Terni le biciclette su un autocarro di Carlo Bertoni, poi alle 6 partimmo noi con tutti: ragazzi e genitori in pullman e macchine al seguito. Alle 9 eravamo tutti in bicicletta, c’era tutto il paese; a mezzogiorno ci siamo appoggiati ad un chiostro-bar che sembrava fatto per noi, trovammo tavoli per sederci tutti. Qui l’esperto e sempre disponibile Ennio Marinelli, e la sig.ra Cocchi, (mamma di Marco), ci servirono un favoloso piatto di maccheroni al sugo e una ancor più prelibata braciola di maiale cotta alla griglia, il tutto innaffiato da ottimo lambrusco
modenese tenuto al fresco in contenitori con... ghiaccio!
Non mancava proprio nulla, fu veramente una indimenticabile e storica giornata per la nostra Polisportiva.

Altra indimenticabile spedizione fu la partecipazione al raduno nazionale di Castrocaro, in quella occasione ci siamo veramente superati: partirono da S. Donnino tre pullman con le bici caricate sopra (allora questo era ancora possibile), una spedizione di 150 persone fra ciclisti, genitori dei ragazzi e amici. Ci classificammo terzi, mettemmo in bicicletta tutti, anche gente non proprio ciclo turista, come il povero Giulio Tagliazzucchi, il famoso ”Giòlì”, chi non lo ricorda.. Veramente bei momenti di gioventù per tutti, iniziative che riuscivano quasi spontaneamente, perché c’era la volontà e la voglia assoluta di emergere, consapevoli di organizzare qualcosa di importante per tutti noi e per l’immagine del paese. In quegli anni entrò a far parte del gruppo un ragazzino di 8-9 anni di nome Roberto Bulgarelli. Ricordo che noi ciclisti, chiamiamoci più esperti, in salita (e soprattutto in discesa) ce lo passavamo a velocità di 50/60 km/ora come fosse una....palla !!

A pensarci ora cose da rabbrividire, cose da... incoscienza giovanile, (la nostra) ma per fortuna tutto è sempre andato bene. Al seguito del figlio, ma non ancora in bicicletta, c’era il papà, Ermanno Bulgarelli; tempo un anno si mise in bici anche lui. Come battesimo lo portammo a Puianello, non male per un novizio !! infatti a metà del primo tornante ci ha salutati e ha girato il “cavallo” ! In quegli anni entrarono a far parte del gruppone i fratelli Carlo e Franco Roversi, Carlo e Davide Righetti, Rino Zanasi, Renato Neviani e Malagoli, Franco e Deanna Salvarani, Umberto Ronchetti, Gianni Garuti, Armando Chierici, Eugenio Vecchi, Werter Barbolini, Walter Pivetti, Sergio Andreoli, il compianto Mauro Menabue (che a seguito della mia uscita per fondare il settore Podismo con Claudio Marinelli per alcuni anni fu il responsabile del settore cicloturistico e agonistico, con i vari Bergonzini, Costantini e Ferrari). Dopodiché con questi e Fiandri fece nascere il gruppo agonistico denominato G.S. Fiandri (concessionario auto Seat).